Se ne parla poco, eppure è conosciuta in tutto il mondo, soprattutto perché un vino spumante, il più dolce e profumato che ci sia, porta il suo nome. Asti è così, un luogo unico, famoso, ma per molti ancora tutto da scoprire, dal carattere schivo, ma ospitale, da sempre ha preservato le sue bellezze, quasi gelosa della sua storia gloriosa.
Da alcuni anni però qualcosa è cambiato, Asti si sta a poco a poco aprendo a un nuovo pubblico di visitatori, curiosi e appassionati che non smette di crescere, di visitarla e di apprezzarla per le sue bellezze e bontà gastronomiche tradizionali.
Incastonata tra le province di Cuneo, Alessandria e Torino, Asti è situata nel cuore profondo del Piemonte e di esso è l’espressone e l’essenza, un’anima autentica che dalla Valle del Tanaro, che la attraversa, risale lungo la collina che la domina, per giungere alla parte più alta e nuova della città.
La fondazione di Asti (all’epoca “Hasta”) è datata da Plinio tra il 125 e il 123 a.C. ed essa è annoverata tra le città romane di maggiore importanza dell’antica Liguria. Dopo il periodo romano imperiale, Hasta subì una profonda crisi economica e divenne in seguito residenza episcopale e sede di un importante Ducato longobardo.
La città si affermò poi verso la fine del sec. XI, diventando in breve il più importante libero comune del Piemonte e, nel. XII Sec., divenne uno dei più ricchi e potenti comuni d’Italia, ebbe diritto di battere moneta e diede vita ad una fitta serie di rapporti commerciali con la Francia, le Fiandre, la Germania e l’Inghilterra. Asti rimase repubblicana fino al 1313, quando passò sotto il controllo degli Angioini, poi ai Visconti e infine ai Savoia, nel 1575.
Nei secoli XVII e XVIII fu ripetutamente invasa ed occupata e, in epoca napoleonica, Asti divenne capoluogo del Dipartimento del Tanaro, per tornare definitivamente ai Savoia dopo la Restaurazione. La storia travagliata della città ha ovviamente influito profondamente sull’architettura della città, sulle stratificazioni e sui continui rimaneggiamenti che hanno subito i suoi edifici e sue strade, che in molti casi hanno mantenuto l’antico impianto.
Cittadina a misura d’uomo, né troppo grande né troppo piccola, Asti è facilmente attraversabile a piedi, percorrendo Corso Alfieri, la storica via principale che taglia interamente il centro storico da un capo dall’altro e giunge da entrambi i lati fino alle porte della città.
Passeggiando per il centro, le torri medievali e le caseforti testimoniano un passato nobile e prestigioso e si inseriscono con altezzosa fierezza nel tessuto architettonico urbano, innestandosi gradevolmente con le lunghe file di portici ottocenteschi che, svoltato l’angolo, sorprendono lo sguardo con anfratti e deliziose piazzette seminascosti e incorniciate da edifici in mattoni rossi e arenaria.
Patria del poeta e tragediografo del Settecento, Vittorio Alfieri, a lui sono dedicati il palazzo che ospitò la sua dimora, la via principale e la piazza più centrale della città, la triangolare Piazza Alfieri appunto, dove si svolge il famoso Palio cittadino, il più antico d’Italia, risalente addirittura a prima del 1200.
Tra le architetture di maggiore pregio si distinguono i palazzi nobiliari Sei e Settecenteschi, le numerose torri di impianto medievale e le chiese, tra cui la magnifica cattedrale di Santa Maria Assunta, splendido e maestoso esempio di gotico piemontese.
Le distanze ridotte permettono di passare dal centro città alle campagne circostanti in pochissimo tempo e questa vicinanza ha consentito all’area urbana di rimanere sempre in fortissimo contatto con le frazioni, mantenendo nella città un’anima rurale spiccata e profondamente legata alle tradizioni contadine locali, in particolare alla coltivazione della vite e alla produzione del vino, il prodotto che ha sostenuto da sempre l’economia locale.
Circondata da colline che cambiano scenario da ogni angolazione, le vigne, i noccioleti e i boschi si danno il cambio e creano orizzonti sempre nuovi e diversi.
Asti è raggiungibile con l’autostrada A21 Torino – Piacenza, uscite Asti Est, Asti Ovest e Villanova. Per chi proviene da Milano, si percorre la A7 fino a Tortona, quindi ci si immette sulla A21 in direzione Asti-Torino.
Per chi arriva da Genova, si può prendere la A26 da Voltri fino ad Alessandria e quindi la A21.