Passeggiando in Val Curone

PASSEGGIANDO IN VAL CURONE
Da€69.90
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E se vuoi… abbini un freschissimo Picnic by Chef Diego Bongiovanni!

Picnic Casa Bongiovanni

Il tour alla scoperta del Salame Nobile del Giarolo, del Montebore e del Timorasso avrà inizio a San Sebastiano Curone, piccolo borgo incastonato tra le ripide colline verde smeraldo della Val Curone.

 

  • Lungo il percorso saranno svolte 3 degustazioni presso tre dei produttori citati di seguito.
  • Durata: 5 Ore
  • Gruppo : fino a 20 Persone
  • tenda icona
    Guida Escursionistica Ambientale
  • tenda icona
    Difficoltà: Media
  • Luogo di ritrovo: San Sebastiano Curone (AL)
Dettagli del tour

Partenza

San Sebastiano Curone

Il prezzo include

  • Guida escursionistica
  • Degustazioni presso i produttori
  • Bicchiere da degustazione con tasca

Il prezzo non include

  • Acquisto presso i produttori
  • Trasferimenti da e per punti di partenza
  • Assicurazione annullamento
  • Tutto ciò che non è esplicitato ne " il prezzo comprende "

Equipaggiamento consigliato

  • Abbigliamento comodo
  • Scarpe da ginnastica
Itinerario e tappe

Prima Tappa: Partenza di San Sebastiano

San Sebastiano Curone, è la località immersa nella verdeggiante pace della Val Curone  in cui si svolgerà il nostro tour. Passeggiando per il piccolo centro storico sarà impossibile non notare la somiglianza del paesino con i caruggi liguri, una serie di case una attaccata all’altra tutte colorate che ci spingeranno a domandarci dove sia il mare. San Sebastiano Curone si trova proprio all’incrocio delle quattro regioni e questo caratterizza in modo significativo l’economia, la gastronomia, gli usi e i costumi locali: ci troviamo infatti nella punta a sud ovest del Piemonte a sinistra la Lombardia, a seguire l’Emilia Romagna e di fronte la Liguria, tutte a pochissimi chilometri. Informazioni da tenere ben a mente quando sarete in loco perché vi faranno capire molte cose sull’accento locale, sul dialetto, l’architettura e soprattutto sull’influenza gastronomica ed enologica. Giungeremo subito nella deliziosa piazzetta Centrale, Piazza Roma, un piccolo gioiello attorniato da edifici liberty e dove si trovano, oltre ai locali storici che raccontano la storia gastronomica di questo  la sede del Municipio, ospitato in Palazzo Mazza Galanti.  Di questo stabile verde salvia in stile veneziano stupirà il colore e la ricchezza delle decorazioni, l’opera artistica e costruttiva si deve qui al pittore Lorenzo Bourges.

Per gli amanti dell’arte, su richiesta e in base alla disponibilità, è inoltre possibile visitare l’Archivio Pittor Giani, una mostra suggestiva permanente che accoglie alcuni dei lavori del pittore e decoratore Felice Giani, nato e vissuto a San Sebastiano Curone a cavallo tra Sette e Ottocento e le cui opere sono conservate in decine dei principali musei e gallerie italiani e stranieri, tra i quali: la Galleria degli Uffizi di Firenze, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Paul Getty Museum di Los Angeles, la National Gallery of Art di Washington e l’Hermitage di San Pietroburgo.

Passeggiando tra le verdeggianti colline, tra i sali e scendi all’ombra dei freschi boschi costeggiando il torrente Curone, incontreremo le arnie degli apicoltori che ci narreranno  i segreti del miele e dell’instancabile lavoro svolto dalle api per produrlo. Ma parlando e assaggiando il miele non può sfuggire il più dolce e azzeccato degli abbinamenti, quello con i formaggi e in Val Curone il formaggio ha un nome in particolare ed è quello del re indiscusso delle specialità di questa zona: il Montebore. Caratteristico formaggio a torre di secolare tradizione, la leggenda narra sia stato “disegnato” nientemeno che da Leonardo Da Vinci nel 1489, in quell’anno egli fu cerimoniere d’eccezione del matrimonio tra Isabella d’Aragona e Gian Galeazzo Sforza e si narra appunto che il Montebore fosse l’unico formaggio ammesso nel menù nuziale.

Altro fiore all’occhiello di questa zona sono senza dubbio i vini e nello specifico le produzioni squisitamente naturali e biodinamiche. Numerose sono le aziende della zona che portano avanti il loro lavoro seguendo i principi della sostenibilità e dell’equilibrio tra produzione e ambiente. Protagonista assoluto in questo caso è un vitigno autoctono di grande pregio: Il Timorasso. Si tratta un vitigno a bacca bianca da sempre presente nella viticoltura antica locale, poi espiantato in favore di vitigni di più semplice coltivazione e riscoperto negli anni ’70 da Walter Massa. Oggi è tornato a buon diritto a occupare un posto da protagonista nella viticoltura piemontese.

Ma non si può lasciare San Sebastiano o la Val Curone in genere, senza assaggiare l’ultima delle punte di diamante dell’enogastronomia locale:  il Salame Nobile del Giarolo, il salume composto dalle parti nobili del maiale, che in altri luoghi vengono impiegate per prosciutti o affettati considerati di maggior pregio, e che qui al contrario vengono utilizzati nella macina del salame assieme a sale e pepe e poi insaccati in un budello naturale doppio e cucito a mano, questa tecnica garantisce al prodotto un affinamento in cantina anche di quattro o cinque anni prima di essere venduto e degustato.

Più che un salame si tratta di un vero e proprio miracolo che può diventare realtà solo grazie alle favorevoli correnti di aria che provengono dalla vicina Liguria e dall’Emilia e qui, grazie alla corretta umidità nelle cantine riescono a trovare l’alchimia perfetta per non seccare il prodotto ma farlo asciugare, piano piano.

Incredibile questo tour e incredibili i colori e i prodotti che incontreremo… e che degusteremo.

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